Ci scrivono da Montecatini Terme per il cantiere delle “Terme Leopoldine” che, come si apprende dal web, vennero costruite nel 1775 per volontà del Granduca Leopoldo I di Toscana. 

Un cantiere che, ci comunicano è “fermo da tre anni“, a causa di un “progetto irrealizzabile, per finirlo servono ancora 38 milioni di euro“:

Vendere e privatizzare buona parte delle Terme di Montecatini per coprire i disastri di questa classe politica, buona solo a tappare buchi qua e là senza avere un piano a medio/lungo termine, a ben guardare senza neppure un piano a breve termine.

Montecatini non è un più una città “termale” da anni, l’anno scorso solo il 10% circa dei turisti sono venuti qui per le Terme; eppure serve un servizio di Ballarò per smuovere gli animi, compattare tutte le forze contro quel servizio difendendo a spada tratta l’indifendibile.

L’altro giorno il vicesindaco vantava orgogliosamente ancora una volta i risultati ottenuti da questa Amministrazione facendo scrivere, testuali parole di testata: “In questa fase l’azione della società è l’unica attuabile: accordo economico con Fuksas (realizzato), con conseguente ripartenza della direzione dei lavori, progressiva stabilizzazione dell’azienda (si pensi alla transazione con gli ascolani), aumento di capitale della Regione e sblocco del mutuo per le Leopoldine”.

Davvero? Sembra quasi tutto normale, peccato che oggi la doccia fredda delle banche non sembra affermare la stessa cosa, perché chiedono l’80% delle risultanze delle vendite immobiliari di proprietà termale e/o comunale a fronte di una sottoscrizione di un altro mutuo che indebiterà ulteriormente i cittadini e che comunque non basterà per finire un bel niente.
Questo in termini economici e imprenditoriali vuol dire solo una cosa: avete fallito, non ci fidiamo, potete solo vendere e pagare i debiti. Ma noi pentastellati ci domandiamo: che cosa vendete?
State vendendo un patrimonio pubblico che non avete saputo amministrare, beni pubblici che fanno parte della storia della città di Montecatini Terme e ci domandiamo quando vi fermerete e fin dove arriverete a vendere, svendere, dismettere?

Le preoccupazioni sono tante, noi pensiamo che oltre alla svendita del patrimonio identitario di una città ci sia anche una mancanza di progetto per la città. Dove sono le preoccupazioni per tutti gli operatori termali che vivono la loro situazione con la stessa preoccupazione di chi, da fuori vede mandare in pezzi la storia anche umana della nostra città? Qui ci sono persone serie che vogliono risposte e decisioni, persone che stanno con i piedi per terra e vivono nella realtà. Ci sono imprese, imprenditori, operatori, dipendenti e famiglie che vi guardano e non capiscono.

Attivisti 5 Stelle Valdinievole Montecatini Terme

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Ballarò “stronca” Montecatini e le Terme, la città si divide e qualcuno pensa di querelare RaiTre, Il Tirreno, 16 Gennaio 2014

“LEOPOLDINE: STIAMO LAVORANDO UNITI PER FAR RIAPRIRE AL PIÙ PRESTO IL CANTIERE”, Il Giullare, 25 Marzo 2013

Leopoldine, parte la “class action”, La Nazione, 30 ottobre 2012

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[tooltip title=’Tooltip title’]Foto dal sito Valdinievole Oggi[/tooltip]